mercoledì 10 aprile 2024

    Sarebbe bello e giusto vivere cosi, celebrando la vita ogni singolo giorno.

Ricordo quando lessi questa frase mi fece riflettere molto. Diceva:
'Oggi è il primo giorno del resto della tua vita'
Eppure nonostante abitiamo un piccolo spazio temporale, facciamo un gran casino e ci rendiamo spesso la vita impossibile. Immaginate se fossimo immortali...
Io credo che sarebbe un rituale davvero bello se ogni giorno riuscissimo a ritagliarci 5 minuti per fermarci e celebrare la nostra giornata con un grazie accompagnato da un dito di vino o da un cioccolatino o solo dal profumo di un incenso.
Sarebbe meraviglioso e l'Universo ne sarebbe davvero felice.
Pensiamoci, solo 5 minuti al giorno per celebrare la nostra Vita.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante fiore e natura

lunedì 25 marzo 2024

   Ho dedicato un intero capitoletto del mio libro alla Disobbedienza che è stata parte integrante della mia Vita.

Ovviamente sto parlando di una 'sana' disobbedienza, quella che nasce dal libero pensiero, che scavalca i luoghi comuni, che riesce a trovare strade dove altri vedono muri.
Bisogna imparare la sottile arte del ragionamento a molti, ormai, sconosciuta. Bisogna imparare a trovare soluzioni e infine a cercare oltre i modelli comuni. E' un vero e proprio allenamento.
Solo allora sarai davvero libero di scegliere la tua strada anche se molto meno trafficata.
Se 200 persone la pensano allo stesso modo non necessariamente questa è la cosa giusta ma solo la più popolare.
La disobbedienza e l'uscita dagli schemi comuni è la sola rivoluzione possibile per salvarsi la Vita.
Have a nice Day,
Potrebbe essere un'immagine raffigurante uccello marino

lunedì 18 marzo 2024

    LA RASSEGNAZIONE: Un'emozione complessa, è la sorella povera dell'Accettazione.

La rassegnazione si insinua lentamente quasi senza fare rumore e piano piano fa il nido creando uno stato di tristezza, prima, e poi depressione.
Rassegnazione significa credere di non poter cambiare qualcosa nella nostra vita che ci crea dolore o sconforto e accettarla passivamente.
La rassegnazione ci porta a credere che le cose rimarranno per sempre nello stesso modo e che il futuro sarà sempre uguale al passato senza vie d’uscita. È a suo modo una forma di rinuncia a percepire le possibilità che invece la vita offre sempre.
E' una cosa bruttissima, è un'ombra scura sull'Anima. Ti toglie gioia, ti porta lentamente all'isolamento e alla depressione. E' una sorta di torpore, di disinteresse per tutto. E' fatta di notti insonni, a volte agitate. Nella rassegnazione non vediamo vie d'uscite, non sentiamo speranza, non cerchiamo risoluzioni, proviamo disinteresse per tutto e per tutti.
Cominciamo col prendere coscienza di questo stato e accettarlo e soprattutto che se non si può cambiare qualcosa all'esterno lo si può fare all'interno. Usciamo dall'isolamento, cerchiamo nuovi stimoli, disegniamoci una nuova routine che lentamente ci riporta a contatto con la vita. Leggiamo qualche articolo al riguardo. Ricontattiamo le persone care. Abbracciamo e facciamoci abbracciare da un caro amico, da un familiare, da un bambino.
Ascoltiamo musica che ci alza le vibrazioni. Sorridiamo anche il sorriso è finto arriva lo stesso al cervello.
Ripeto, è fondamentale uscire dall'isolamento.
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Tutte le reazioni:
Avolio Gennaro, Simona Angeloni e altri 4

domenica 10 marzo 2024

 2012, Oasi degli Astroni. Eccomi con la Carovana mentre passo qualche istruzione prima di scendere nel Cratere. All'epoca eravamo in pochi a fare lavori in Natura. L'importanza di uscire dalle sale, dagli Ashram, da pareti di cemento, per quanto addobbate in modo Zen. ma soprattutto dalle 'sedi'. Tornare da Madre Terra, respirare, camminare a piedi scalzi, ascoltare gli uccelli, il ronzio delle api. Fissare lo sguardo su un fiore, un ramo spezzato.... RICONNETTERSI. La mia e' stata una scelta di non costituirmi come gruppo legalmente e tesserare i soci. E' stata una scelta non avere una sala fissa identificata come sede della Carovana del BenEssere. La trovo una contradizione parlare di non appartenenza, non attaccamento e invece mettere perimetri e statuti. La Liberta' e' il mio valore principale e cerco di passarlo anche attraverso questo gruppo.

Ne abbiamo fatta di strada da quel primo incontro al bar Cimino. Le serate Valentino, gli Urban Trekking alla Gaiola (anche questi portati a Napoli fra i primi), cene bellissime a tema, cineforum, serate scatenate, meditazioni, colazione e formazione e tanto altro ancora... Grazie a tutti quelli che mi hanno accompagnato fino ad oggi in questo splendido viaggio. Grazie a quelli che ci hanno creduto!

Tiz Maverick



mercoledì 6 marzo 2024

 Dai rimpianti ai sogni

Scegliere! E' questa la parola magica che ci porta verso la guarigione. E' solo quando troviamo la forza e il coraggio di scegliere che smetteremo di subire o di piangerci addosso.
A questo servono i sogni. Qualcuno li chiama obiettivi, altri traguardi ma a me piace la parola sogno perchè è più magica e poetica.
Proprio ieri pomeriggio, in un momento dove ero molto incasinata, ho firmato per la realizzazione di un altro mio sogno ⭐️
Ho avvertito subito una bellissima sensazione, come il pellegrino che si accorge di stare sulla strada giusta.
Vedete, lo so che non ho bisogno di dirlo, ma io PRATICO ciò che predico. E' questa la mia forza.
Come si costruisce un sogno?
Devi esplorarti, entrare nelle tue caverne interiori, ricordare cosa desideravi da bambino. I sogni hanno varie dimensioni. Comincia da quelli piccoli: Un week end in una città non lontana, un biglietto per un concerto di un'artista che ami, una serata al San Carlo, una giornata in una Spa.
Poi comincia ad allargare i tuoi orizzonti. Non appena proverai benessere si apriranno nuove porte e 'sentirai' dove dirigerti.
Evita quei propositi infantili tipo: Voglio la persona della mia vita. Voglio diventare ricco. Queste cose non arrivano a chi non è pronto, devi prepararti a poco a poco.
Non riusciremo mai a evitarci tutte le rogne che la vita ha in serbo ma non dobbiamo privarci di tutte le sue fantastiche bellezze.
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lunedì 2 gennaio 2023

MIA MAMMA DISSE CHE ERA IMPOSSIBILE E QUESTO MI CREO' UN'IMMENSA DELUSIONE...

Avrò avuto poco più di 6 anni e come tutte le bambine sognavo di essere una principessa (poi sono guarita).

Mi addobbavo con gli scialli di mia madre, aggiungevo collane e lei mi aiutava a creare una piccola corona. Era bellissimo ma un giorno feci l'errore di chiederle come avrei potuto da grande diventare una vera principessa.

Mia madre mi guardò rammaricata e mi disse:  Mi dispiace Tiziana, è impossibile. Solo le figlie dei Re o delle famiglie reali possono diventare principesse.

Fu un colpo terribile. In un attimo mi caddero le ali, svanirono i colori e la magia si dissipò. Il mio sogno era stato ucciso sul nascere. Abbandonai quindi quel bellissimo desiderio con un'immensa tristezza nel cuore.

Oggi mi guardo indietro e dico:

Mammaaaaaa ma cosa mi hai raccontato? Non è vero! Ma guarda a cominciare da Lady D. quante fanciulle sono diventate principesse. Bastava sposare un principe!

Capite che, anche senza cattiveria, quante informazioni sbagliate riceviamo durante la nostra crescita?  Quanti 'Non è possibile', 'Non si può fare', etc?

E potrei farne una lista molto lunga.  

Mi fu vietato di andare a cavallo perchè 'mi sarebbero venute le gambe storte'. Mi fu impedito di fare danza (questo non me lo ricordo perchè). Insomma, tutte le cose che amavo NON si potevano fare ma dovevi accontentarti delle scelte tranquille di serie B che vanno bene per tutti. La famiglia, la scuola, la società sono distruttori di talenti.

Per la mia famiglia sarei dovuta diventare una maestrina elementare. Poche ore di lavoro al giorno e poi a casa dal marito e dai figli.  Ed è così che stava andando fin quando non ho messo in atto una sana e salvifica DISOBBEDIENZA. 

Nessuno vuole che la tua vita sia felice. Loro vogliono che sia tranquilla. Spesso però, tranquilla significa pochi stimoli, poche gioie, noia, routine o addirittura piattume.

Un giorno ho detto BASTA e ho fatto una scelta coraggiosa. Da lì è stato tutto un continuo che mi ha portato a scalare le vette della STRAORDINARIETA', a conoscere gente pazzesca, girare il mondo, scrivere libri, dare conferenze in Europa, Usa, India, etc. e divenire una professionista internazionale restando al contempo una persona semplice dal cuore aperto. Ho fatto esperienze incredibili e ho imparato talmente tanto che mi ci vorrebbero tre vite per passarlo agli altri.

Ora non so in quale punto della tua vita ti trovi ma NON è mai troppo tardi per cambiare o migliorare qualcosa. La Vita NON è sofferenza. Se credi questo hai sbagliato qualcosa,


Ne vogliamo parlare?

Tiziana Maverick Cirillo

Formatrice, Counselor, Life Coach


 

domenica 6 gennaio 2019

IO HO FATTO QUESTO, IO HO FATTO QUELLO...

  Una categoria che trovo insopportabile è quella che definisco dei 'blateratori'. Sono i grandi teorici che hanno memorizzato parole chiave e si spacciano per saputoni, guru, maestri, olistici e chi più ne ha, più ne metta.  
Chi sa, non ha bisogno di dimostrare niente.
Chi 'è' non ha bisogno di sembrare.
Eccolo che si avvicina al primo spacciatore di Reiki e tac, con soli 200 euro acquista l'Energia del Divino e diventa 'guaritore'.
Qualche mese dopo, trova un corso di PNL in un week end. Fantastico! Sborsa altri 200 euro e scopre i misteri più profondi della comunicazione. In un attimo si trasforma in un oratore pubblico.
Passa qualche altro mese e questa bulimia del sapere continua e così accumula corsi su corsi: Costellazioni familiari, Meditazione vipassana, Mindfulness, Counseling, Coaching etc. etc.
Questi soggetti, come un po' tutti noi, sono alla ricerca della pietra verde. Vale a dire, quella disciplina che ZAC, come una bacchetta magica cancelli tutti i loro problemi. Non solo, grazie ai vari corsi, si sentono anche egoicamente gonfi e portatori sani di Verità
In realtà la loro è un Egopatia. Sono solo dei teorici del sapere ma saltano a piè pari una parte basilare e fondamentale dello scibile e cioè, mesi, anni di pratica, di fatica e sudore, di tentativi e altro per trasformarsi finalmente da bruco in farfalla.
Hanno bisogno di crearsi un'identità, sono compratori di etichette ma nella pratica, ahimè, cadono rovinosamente.
Allora, facciamo un po' di ordine. Nessuno con 200 o più euro ti regalerà la soluzione ai tuoi problemi. Sta solo portando avanti un business che gli frutterà molto. Sono pochissimi gli operatori seri e preparati, credimi.  Questi hanno alle spalle anni e anni di lavoro, di pratica e di successi.
Nessuno può fare qualcosa per te, tranne TE.
Non si diventa Trainer dopo un corso ma dopo anni di pratica in public speaking.
Non si diventa counselor dopo gli studi ma dopo che avrai avuto decine di clienti e anni di pratica.
Nessuno ti regala energia magica guaritrice al costo di 200 o più euro. L'energia magica ti arriverà da sola dopo anni di cammino e pulizia energetica.
Nessun mantra cambierà la tua vita se non AGISCI!
Chi non bleffa ma ha una seria preparazione, l'ha costruita in anni di duro lavoro, pratica e una lunga e profonda esperienza di Vita.
Chi non bleffa ha sviluppato il CORAGGIO.
Chi non bleffa, pratica ciò che predica.
Chi non bleffa lo riconosci dalla sua energia e la sua Luce.



sabato 1 settembre 2018

Diario di Viaggio:
L'Ile Rouge  (Madagascar)

Ma si, facciamola questa partenza intelligente, il giorno di ferragosto alle 1500pm. Bus per Roma e aereo alle 2300 per Addis Abbeba. Quattro ore di attesa in aeroporto e poi connessione con Antananarivo. Arrivo non so a che ora....esausta. Sono partita che ero a pezzi e una volta lì, c'era ancora un'ora da fare in pulmino. Siamo in 5 e ci aspetta un lungo viaggio, tante miglia, difficoltà, fatica e, ovviamente, tanta meraviglia. Il Madagascar è la quarta isola più grande del mondo, due volte l'Italia e noi l'abbiamo percorsa da nord a ovest e dall'ovest al sud. Le strade sono dissestate, piene di fossi. Non si riescono a superare i 50kmh. Ci vuole tempo per coprire le distanze. La vita si svolge spesso sul ciglio della strada. La gente percorre miglia e miglia a piedi, da un villaggio a un altro o dal villaggio al mercato. Donne e bambini camminano insieme, loro non si lamentano, spesso non hanno neppure le scarpe. Sul ciglio della strada ci trovi zebù, la risorsa maggiore, un grosso bue con una gobba. La carne di zebù è una prelibatezza ma questo animale serve anche al trasporto di persone, di merce e tante altre cose.  Le galline ti attraversano la strada e se sono nere, ti portano fortuna. La gente ti guarda, ti saluta, sorride. Si, la vita si muove ai bordi delle strade. 
Nei villaggi le capanne sono piccole e con finestre minuscole. In capanna si dorme soltanto, la vita è fuori. I malgasci non hanno industrie, tutto è fatto a mano. Ci sono risaie, coltivano i campi, cercano l'oro o le pietre preziose, fanno artigianato e tanto altro...tutto con le loro mani e la loro fatica. Qui vige il patriarcato. Le donne lavorano tanto, lavano i panni al fiume, crescono i bambini, girano con enormi cesti sulla testa. Non hanno diritto di voto o non hanno diritti affatto. La terra è rossa, un colore bellissimo. Gli abiti dei malgasci, soprattutto delle donne sono coloratissimi, sono i colori della terra, del sole, della vegetazione, del mare....male assortiti ma forti, tipici dell'Afrika. La gente è operosa, lavora tanto, non si lamenta mai. I bambini sorridono. Non hanno giocattoli. A volte ne costruiscono alcuni di fortuna. Per esempio arrotolano degli stracci e ne fanno una palla. E' imbarazzante per un'europea fare i conti con tutto questo. Non patiscono la fame, qui c'è da mangiare ma tutto il resto non c'è e mi verrebbe quasi da dire....Fortunatamente!  No, i malgasci non vivono chiusi nel cemento, vivono fuori, a contatto con Madre Terra.
Le foreste sono bellissime con fauna e flora stupefacente. Ci sono alberi che stupiscono per la loro bellezza. Ci sono i baobab, i grandi maestri dai tronchi enormi che incutono rispetto. Ci sono i lemuri, una specie di scimmia ma molto più carina, dolce, con occhi enormi. Si dice che siano gli antenati delle scimmie e vivono solo in Madagascar. Beh, se voi discendete dalle scimmie, io sicuramente discendo dai lemuri :-) Loro non saltano fra gli alberi, sembra quasi che spicchino il volo. Sentire il lor canto è qualcosa di ammaliante, una suono dolcissimo. 

Ci sono poi i coccodrilli del Nilo e decine di specie di camaleonti. Ci sono le balene che vengono qui a riprodursi per poi tornare al nord. Ci sono farfalle stupende e squali e faine, manguste, insetti e uccelli di ogni tipo e uomini bianchi che vengono a prendersi le ragazzine. Eh già, qualche specie di bestia brutta ci doveva pur essere. I wasaha, come li chiamano, vengono qui e offrono denaro alle famiglie povere in cambio di una ragazzina. Loro accettano, pensando di fare qualcosa di buono per la figlia che, in lacrime, segue lo straniero.
La Natura è stupenda e incontaminata. Ci si sveglia all'alba e si va a dormire poco dopo il tramonto. Si mangia riso, tapioca, mais, verdure, zebù, pollo e frutta come ananas e banane.

Ho camminato varie miglia, attraversato foreste, girovagato su alcune spiagge. Ho abbracciato i baobab, giocato coi lemuri e i camaleonti. Ho parlato con i bambini. Ho mangiato qualsiasi cosa mi portassero sulla tavola. Ho guardato grata albe e tramonti sulla foresta, sulla savana, sull'Oceano Indiano. Ho visto uomini lavorare duramente senza un lamento e donne ancora di più, con bambini al fianco e sulla schiena. Il ciglio della strada è un teatro a cielo aperto dove in continuazione puoi seguire trame di vita.
Che imbarazzo ad essere un'Europea. Siamo gente che vive e lavora nel cemento, che non fa un passo a piedi. Maestri degli sprechi. Genitori di bambini straviziati, quei pochi che facciamo.
Qui, nell'isola rossa di bambini ce ne sono tantissimi. Ogni famiglia ne ha almeno 6. E' una delle popolazioni più giovani al mondo.
E' terzo mondo ma c'è da mangiare e questo allevia il cuore e i sensi di colpa. I bimbi aiutano i genitori nei lavori e vanno a scuola. Ogni giorno percorrono miglia e miglia come gli adulti. I loro sorrisi sono sinceri, se hanno voglia ti cantano anche una canzoncina in francese. Qualche volta ti chiedono una caramella. 
Chissà se questa gente riuscirebbe a sopravvivere da questa parte del pianeta. Vite apparentemente comode ma avvelenate dallo stress. Certo neanche noi sopravviveremmo 3 gg a fare la loro vita.
E penso a quando ci disturbiamo perchè dobbiamo fare un bucato in lavatrice.
La vita di villaggio insegna a cooperare, a condividere. Se stai male non c'è ospedale, chiami lo shamano. Le piante curano quasi tutto e se le piante non ce la fanno, pazienza, si muore. Ti costruiranno una tomba sulla collina e si prenderanno cura dei tuoi resti.

Fratelli malgasci, grazie per tutti i vostri insegnamenti e perdonate questi stupidi e inutili wasaha.

Con affetto,