Io lo dico da un pò di tempo perchè l'ho provato sulla mia pelle. Ora lo conferma una ricerca della «Radboud University» nei Paesi Bassi.
Ecco l'articolo che lo testimonia:
MILANO - Passiamo giorni a pianificare le vacanze, spendendo anche magari un sacco di soldi per organizzarle al meglio, senza farci mancare nulla. E poi, una volta rientrati, tempo un paio di giorni di lavoro e di quotidiane incombenze e i benefici del riposo appena goduto se ne vanno via rapidi come l’abbronzatura tanto faticosamente conquistata. La conferma è arrivata da una ricerca della «Radboud University» nei Paesi Bassi: ai partecipanti era stato chiesto di riferire il loro stato di benessere generale due settimane prima delle vacanze, in vacanza e due settimane dopo il rientro e i risultati hanno evidenziato come i livelli di soddisfazione psicofisica fossero più alti e migliorassero quando si era lontani da casa, salvo decrescere velocemente una volta rientrati.
VACANZE NECESSARIE - «Sono rimasta davvero molto sorpresa nel riscontrare quanto velocemente i benefici delle vacanze siano sbiaditi – ha commentato al “Mail on Sunday” - la dottoressa Jessica de Bloom, esperta di gestione dello stress, che ha condotto l’analisi – e sembra quasi che chi lavora si senta pure peggio quando ripensa ai momenti felici appena trascorsi. Non solo, se il rientro è frenetico, c’è anche il rischio che le persone siano ancora più stressate di quando sono partite e che si facciano deprimere dal tempo che deve passare in attesa della prossima vacanza». Uno studio precedente aveva, invece, dimostrato come chi non “stacca” mai dal lavoro rischi di peggiorare la sua salute e addirittura di morire prima del tempo. «Andare in vacanza non è solo un modo per ricaricare le batterie – ha commentato Ian Dervyshire, amministratore delegato di “Thomas Cook” – ma è anche un’occasione per trascorrere del tempo con la famiglia e con gli amici, vedendo posti nuovi ed entrando in contatto con nuove culture, per non parlare del desiderio di fuggire in posti caldi, visto il clima che c’è in Gran Bretagna».
STRATEGIE POST-RIENTRO - Di certo, il «post vacation blues», altrimenti noto come «stress da rientro», colpisce ad ogni latitudine, tanto che secondo l’Istat ne soffrirebbe un italiano sui dieci, spesso senza nemmeno rendersene conto. Ma il modo per combatterlo c’è, come hanno scoperto gli psicologi dell’Università di Granada che, oltre a dare il nome scientifico alla sindrome da fine ferie, hanno anche individuato cinque “trucchetti” salva umore e salute: dal «periodo cuscinetto» (ovvero riadattarsi gradualmente al quotidiano non vacanziero) alla predilezione per i periodi più brevi ma più frequenti; dalla tv spenta all’esercizio fisico per finire con una lista di cose che più preoccupano una volta rientrati, da spuntare man mano che si risolvono. Regole che trovano conferma anche nel decalogo stilato dagli esperti del “Corriere” (psicologi, nutrizionisti e stilisti) per rendere più dolce e meno traumatico il rientro dalle ferie e pianificare così al meglio il quotidiano, in attesa della prossima vacanza.
Simona Marchetti
04 luglio 2010© RIPRODUZIONE RISERVAT